Sentivo l’esigenza di fare una pausa di riflessione, la necessità di una visione organica del mio lavoro fino ad oggi e dei suoi contesti, che allo stesso tempo potesse servire da nuovo punto di partenza.
Ho voluto, poi, ripensare al senso del mio operare e al suo rapporto col mondo reale e culturale, contemporaneo. Questo tipo di indagine, che Gaetano Brundu mi invita a mettere per iscritto, per lasciare una mia testimonianza “autentica”, prevede l’inclusione nel libro di tanti documenti e immagini, che hanno accompagnato il mio cammino.
Le mostre segnano precise tappe evolutive della mia ricerca, sulle tecniche, sulle forme, sui molti colori, compresi il bianco e il nero.
Si troveranno scritti e memorie di tante persone, che hanno in qualche misura contribuito a farmi crescere e a darmi il coraggio di proseguire nella bella ed erta strada dell’arte.
E siccome le opere d’arte nascono anche o forse soprattutto da emozioni, sentimenti, stati d’animo, mi è sembrato alla fine importante includere scritti di varia origine.
Ho voluto inserire poi qualche mia riflessione.
Forse potrei considerare questo “ordinato” libro come una sorta di omaggio a tante persone, con vari ruoli nella mia vita artistica e personale, a chi ha creduto in qualche mia potenzialità e a chi mi ha sollecitato a farmi delle utili domande e a lavorare.

Maria Caboni